Ma non il 5. Inutile farsi illusioni. Il 5 è da specialisti, da cacciatori esperti e appassionati. Anzi da eletti. Pochi l’hanno visto. C’è chi dice addirittura che non esista, è un mito e mitomani sarebbero quelli (pochi comunque) che hanno il coraggio di dire di averlo preso una volta.
Non so cosa dire. Ho provato tante volte ad appostarmi, ma senza successo. Ma riconosco di essere un dilettante. Chissà, forse un giorno; è il sogno della mia vita. Da quando un vecchio professionista di caccia grossa mi ha raccontato la sua storia.
Cominciava ad essere un po’ stanco della sua vita, passata a cacciare leoni. Cominciava ad essere troppo facile, scontato. Non ne ricavava le emozioni di una volta.
Durante un viaggio di riposo in Europa, capitò a Firenze. Chi avrebbe immaginato che proprio in questa vecchia e provinciale cittadina, avrebbe ritrovato il senso della sua vita.
Doveva andare verso Novoli: il 5, gli dissero con un sorrisetto dispettoso.
Aveva tempo da perdere dopotutto, ma insomma aspettare a vuoto non diverte nessuno. Dopo un’ora cominciò ad innervosirsi. Si guardò intorno, cominciò a girare per il quartiere.
Chiese del 5: chi cascava dalle nuvole, chi si allontanava terrorizzato, chi giurava d’averlo visto, ma non si ricordava l’anno; chi assicurava che era passato pochi minuti prima, ma non da lì, dalla strada accanto.
Il mitico 5, suscitatore di visioni! Astuto, tosto, altro che i leoni. Facile sarebbe! Scopri prima o poi dove passa, ti metti lì e un bel giorno lo prendi: sarebbero buoni tutti. Il 5 no: è imprevedibile, creativo, estroso, bizzarro.
E’ la creatura più riuscita dell’azienda. "Ce l’invidiano in tutto ‘i mondo. E’ vengano a studiallo anche da ‘i Giappone!" Al 5 arrivano pochi autisti, pochi fantasisti rigorosamente selezionati. Parola dell’Azienda, altro che storie. A Firenze 'un si scherza!
Che sfida per un cacciatore! Si attrezzò con carte militari della zona. Bisognava controllare non solo le strade, ma anche le fognature e quant’altro: col 5 non si scherza. Così passò il suo mese di vacanza e finalmente la cattura.
E mi mostrò un logoro biglietto “obliterato” (sissignori, obliterato), con la scritta inequivocabile: ATAF linea 5.
Era commosso nel mostrarlo, il suo più prezioso trofeo di caccia.
Sarà stato autentico o un falso? Difficile dire: se ne è visti altri, per certo falsi, in mano a millantatori. Ma voglio, sì, voglio credere che questo sia vero; che questa magnifica creatura, il 5, esista davvero. Cosa sarebbe la vita senza la fantasmatica linea urbana numero 5 dell'Azienda Trasporti dell'Area Fiorentina?
buona la sospensione e l'alone di piccolo mistero che si crea intorno a questo 5.
RispondiEliminail tempo giusto per fare illazioni, ma non per annoiarsi.
rst
grazie reset per l'apprezzamento.
RispondiEliminacomunque tutto il merito va a Firenze ed alla sua aministrazione,
che non ti lasciano mai senza ispirazione.
vento